Nel mondo letterario moderno, J.R.R. Tolkien ricopre, indubbiamente, un ruolo da protagonista grazie alle storie raccontate che sono entrate nelle case e nelle famiglie di molti. Il Professore è da molti riconosciuto come il padre del genere fantasy, ma alla luce dei suoi studi e di quanto prodotto in termini letterari, è riduttivo considerarlo tale. Probabilmente, occorrerebbe definire Tolkien come un visionario, pioniere nella creazione di mondi immaginari articolati che seguono delle regole proprie e all’interno dei quali è possibile immergersi, come mai accaduto prima di allora, in una realtà secondaria che ci estranea con estrema efficacia da quella primaria. Tolkien (di cui abbiamo approfondito la tematica legata all’inclusione sociale) è “semplicemente” uno degli autori più importanti della storia della letteratura mondiale, e la sua opera principale, “Il Signore degli Anelli” è uno dei testi più letti al mondo, con circa 150 milioni di copie vendute.
La storia dell’infanzia di Tolkien
John Ronald Reuel Tolkien nacque il 3 gennaio del 1892 a Bloemfontein, in Sudafrica, che allora era denominato “Stato Libero dell’Orange”, da una coppia di genitori inglesi originari della città di Birmingham, i quali si erano trasferiti dall’Inghilterra per esigenze lavorative. A soli tre anni, Tolkien abbandonò il proprio luogo di nascita per recarsi in Inghilterra con la madre, Mabel Suffield, e il fratello Hilary Arthur, purtroppo senza il padre al seguito, Arthur Reuel Tolkien, poiché malato di febbre reumatica, morirà poco dopo. Durante i primi anni di permanenza in Inghilterra, Tolkien si spostò di città in città, poiché a causa della scomparsa del padre, la famiglia visse un periodo di difficoltà economica. Si trasferì, inizialmente, con i nonni a Sarehole, un piccolo villaggio del Worcestershire, dove il fanciullo stava spesso a contatto con la natura, esplorando vari luoghi selvaggi e rurali, il che iniziò ad alimentare la sua mente creativa e a sviluppare le prime idee che avrebbero, poi, portato all’ideazione della Contea degli Hobbit. Successivamente, Tolkien si trasferì a Moseley e poco dopo ad Edgbaston, dove il piccolo John frequentò le scuole ed iniziò a vincere importanti borse di studio, mettendosi in mostra per le sue qualità.
L’inizio del processo creativo dell’autore
Tolkien ricevette, inizialmente, un’istruzione in casa dalla madre (pratica comune all’epoca), che gli impartì lezioni di botanica e gli trasmise le prime conoscenze in ambito linguistico, insegnandogli anche le basi del latino. Nel 1904, quando Tolkien aveva solo dodici anni, morì la madre a causa di complicazioni dovute al diabete (non esisteva ancora l’insulina), lasciando nel giovane un vuoto enorme che egli riusciva, in parte, a colmare soltanto attraverso l’infinita passione per le fiabe, le lingue antiche e il mondo dell’immaginazione, che proprio la madre aveva contribuito a sviluppare.
I due fratelli Tolkien furono, così, affidati alle cure del sacerdote Francis Xavier Morgan, il quale in precedenza aveva convertito la famiglia al cattolicesimo, scelta che aveva allontanato i parenti dalla famiglia di Tolkien, poiché seguivano la dottrina dell’Anglicanesimo. Il ragazzo proseguì i suoi studi a Birmingham, dove iniziò a dimostrare una grande propensione per gli studi, mettendosi in mostra per le sue abilità linguistiche nel greco, latino, gotico, islandese e finnico, entrando a far parte di alcune associazioni studentesche. Sarà questo momento che sancirà l’inizio vero e proprio del processo creativo di ideazione della Terra di Mezzo, che avrebbe poi dato vita alle sue opere più grandi. L’autore iniziò a porre le basi per l’ideazione di lingue nuove, come la celebre “lingua delle fate”, che si evolverà nel corso degli anni. Nel 1908 Tolkien conobbe Edith Bratt, di cui si innamorò, ma trovò la resistenza di Padre Francis che gli impedì di frequentarla fino al raggiungimento del ventunesimo anno di età.
Nel 1911 Tolkien ottenne una borsa di studio e potè, così, frequentare l’Exeter College di Oxford, riuscendo ad ottenere il titolo di “Bachelor of Arts” nel 1915, laureandosi con il massimo dei voti in Lingua e Letteratura Inglese. In quegli anni di studio strinse una solida amicizia con Rob Gilson, Geoffrey Smith e Christopher Wiseman ed insieme costituirono una società che denominarono “Tea Club and Barrovian Society” (TCBS), il cui nome prendeva spunto dal luogo dove i giovani erano soliti aggregarsi per scambiare le loro idee creative e bere del Tè, ovvero la Biblioteca del college. Qui Tolkien comporrà le prime bozze letterarie basandosi sulle proprie visioni e i costanti studi, tra le quali quelle relative al celebre “Book of The Lost Tales” (Il Libro dei Racconti Perduti), la pietra miliare da cui originerà l’universo fantasy del Professore.
Tolkien e la Prima Guerra Mondiale
Nel 1916, dopo la laurea all’Exeter College di Oxford, Tolkien sposò Edith Bratt, poco prima di partire per la Guerra. I suoi tre storici amici, invece, si arruolarono nell’anno precedente. Durante il primo conflitto mondiale, Tolkien fu sottotenente volontario nel battaglione dei Lancashire Fusiliers, mandato in trincea sul fronte occidentale. Partecipò alla Battaglia della Somme, una esperienza che lo segnò a vita e che lo vide perdere l’amico Rob Gilson e poco dopo anche Geoffrey Smith. Nonostante ciò, anche in trincea, Tolkien non smise mai di scrivere storie e perfezionare la sua lingua precedentemente ideata. A causa di una salute molto cagionevole, determinata dalla febbre da trincea, ritornò in Inghilterra dopo soli sei mesi, nel 1917, dove verrà assegnato ad un avamposto per la restante durata della guerra. In quell’anno, nacque il suo primo figlio, John Francis Reuel e nel 1918 l’altro figlio Michael.
Tolkien Professore e Il circolo degli Inklings
Nel 1919, venne congedato definitivamente dall’esercito e proseguì, così, i suoi studi ad Oxford, dove iniziò la collaborazione per la stesura dell’Oxford English Dictionary, che terminò nello stesso anno ed ottenne il titolo di Master of Arts. In quel periodo Tolkien iniziò a scrivere numerose lettere che poi verranno aggregate e pubblicate molti anni dopo, come parte integrante delle sue opere.
Nel 1921, divenne docente di Lettere all’università di Leeds, dove perfezionò i suoi racconti e i gli studi filologici, mostrandosi fin da subito agli occhi accademici come un Professore di grande spessore culturale. Poco dopo la nascita di suo figlio Cristopher (1924), venne nominato Professore di Filologia Anglosassone presso il Pembroke College di Oxford, nel 1925.
In quel periodo, J.R.R. Tolkien diventò amico di un altro pioniere del genere fantasy: Clive Staples Lewis, celebre autore delle Cronache di Narnia, con il quale fondò il circolo degli Inklings, un gruppo di letterati di spicco, tra i quali anche Charles Williams. In quelle occasioni, gli autori erano soliti ritrovarsi per leggere a voce alcune composizioni letterarie, frutto dei loro pensieri creativi, e gli altri membri condividevano i loro pareri al riguardo, fornendo consigli e spunti interessanti. Fu in questi ambienti che prenderanno forma le opere più importanti del “legendarium” di Tolkien, tra le quali Il Signore degli Anelli. In questi anni, nacque la sua ultima figlia, Priscilla (1929).
La scrittura de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli
Lo Hobbit, di cui è da poco uscita la nuova traduzione in Italia, fu l’opera che siglò il definitivo successo di J.R.R. Tolkien, come autore e visionario linguista, ma rappresentò anche il suo primo romanzo pubblicato. La prima edizione fu pubblicata nel 1937 dalla casa editrice Allen & Unwin. Il racconto fu, indubbiamente, composto per essere fruito non solo dagli adulti, ma anche dai più giovani e questo ben presto segnò un trionfo di caratura globale. La storia narrata nel libro era ambientata in un incredibile mondo immaginario, le cui trame e scelte linguistiche collocarono definitivamente Tolkien nell’olimpo dei geni creativi letterari. L’enorme successo de Lo Hobbit, spinse l’autore ad evolversi, ampliando la visione dei suoi appunti sulla Terra di Mezzo, il ché lo impegnò numerosi anni nella creazione di un nuovo romanzo, più complesso, che sarebbe stato, poi, Il Signore degli Anelli. Nel 1945, a Tolkien venne assegnata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medievale presso il Merton College.
Identificata da tutta la critica letteraria internazionale come la sua opera più importante e come il romanzo senza il quale l’intero genere fantasy non sarebbe mai esistito, come lo concepiamo oggi, Il Signore degli Anelli rappresentò il più grande successo di Tolkien. Venne pubblicato, dalla Allen & Unwin, a partire dal 1954 in tre volumi: La compagnia dell’anello, Le due torri e Il ritorno del Re. In realtà, il pensiero originale dell’autore era quello di mandare in stampa l’intero testo, privo della divisione in 3 volumi, ma la casa editrice decise fermamente di applicare tale scissione per questioni di natura economica e commerciale. Ad oggi, l’opera fa parte della Top 10 dei record dei romanzi letterari più venduti di sempre, con circa 150 milioni di copie vendute al mondo, insieme ad alcuni storici testi come La Sacra Bibbia, Don Chisciotte della Mancha ed Harry Potter.
La morte di J.R.R. Tolkien
Nel 1959 Tolkien si ritirò definitivamente dalla sua attività accademica, ma verrà da tutti riconosciuto per sempre come il Professore. Sfruttando il tempo a disposizione, libero dagli impegni accademici, l’autore si dedicò alla scrittura di altre opere legate alla Terra di Mezzo e al genere fantasy/mitologico più in generale. Nel 1962, pubblicò una raccolta di poesie denominata Le avventure di Tom Bombadil e nel 1968 alcuni suoi scritti vennero adottati nelle liriche prodotte da Donald Swann. Gli ultimi anni della sua vita, furono dedicati quasi esclusivamente all’opera più complessa tra quelle elaborate da Tolkien, Il Silmarillion, le cui basi erano state già create nel 1917, ma che l’autore non riuscì mai a completare. Il testo verrà, infatti, pubblicato solo nel 1977, grazie al lavoro di raccolta e studio del figlio Cristopher, che pubblicherà, poi, anche l’insieme dei suoi scritti e appunti attraverso The History of Middle-Earth.
Nel 1971 scompare l’amata moglie del Professore, Edith e qualche anno dopo, nel 1973, muore John Ronald Reuel Tolkien, all’età di 81 anni, mentre si trovava in visita da alcuni amici a Bournemouth. I coniugi vennero sepolti nel cimitero di Wolvercote, ad Oxford e sulle tomba dei due innamorati fu data disposizione di incidere i nomi di Beren e Lúthien, l’uomo mortale e la principessa elfica che rinuncia alla propria immortalità per amore, simbolo ed emblema più alto del valore del legame dell’intero legendarium tolkieniano.