Dopo aver approfondito in un altro articolo il tema del poema anglosassone “L’Errante”, correlato al mondo di Tolkien e alle culture dei popoli nordici, analizziamo di seguito un altro importante elemento che ha influenzato la visione del professore nelle sue opere. Stiamo parlando dello Yule.
Che cos’è lo Yule?
Lo Yule è la celebrazione del solstizio d’inverno, ricorrenza di origini germaniche, diffusa tra i popoli norreni e anglosassoni. Questa festività cade nel giorno in cui si ha il numero minore di ore di luce, il 21 dicembre e successivamente di giornata in giornata comincia nuovamente ad allungarsi.
Si festeggia la rinascita del sole, un momento particolarmente significativo per quelle popolazioni del nord Europa che, essendo più lontane dall’equatore, potevano sentire maggiormente il peso e la durezza delle lunghe notti invernali.
L’inverno, per queste genti, rappresentava una sfida per la sopravvivenza, poiché ci si affidava alle riserve accumulate durante le stagioni precedenti. La solidarietà della comunità era spesso fondamentale per superare questo periodo difficile.
Più avanti tratteremo la correlazione tra lo Yule e Tolkien.
Origine del termine “Yule”
Il termine deriva dal germanico antico jehwlan, passando poi attraverso il norreno (jól), il danese e lo svedese (jul), fino all’anglosassone (géol o géola). Nonostante le incertezze sull’origine esatta del nome, alcune teorie lo collegano al termine norreno hjól (“ruota”), mentre altre suggeriscono dall’anglosassone gylian o giellan, che significherebbe come “tempo di festa” o ” far baldoria”.
Tradizioni dello Yule
Nel linguaggio poetico inglese moderno, termini come yule-tide (il periodo delle festività) e yule-log (un ceppo di legno bruciato durante la festa) sono ancora in uso.
Durante lo Yule Tide, le comunità si riunivano per celebrare il solstizio con banchetti, canti e rituali, tutti da tenersi rigorosamente intorno al fuoco o a fonti di luce come le candele.
Lo Yule e Tolkien
J.R.R. Tolkien, non era solo un filologo, ma un grande appassionato del folklore e delle tradizioni delle popolazioni del nord Europa e i gli studi condotti lo hanno portato ad integrare riferimenti a questa festività nel suo legendarium.
Nell’ “Appendice D” de Il Signore degli Anelli, lo Yule viene citato nel calendario degli Hobbit come una festività centrale, celebrata per sei giorni consecutivi. Questo periodo, chiamato Midwinter (festa di mezz’inverno), era un momento di festa e riflessione per gli Hobbit.“Ogni anno cominciava col primo giorno della settimana, sabato, e finiva con l’ultimo giorno della settimana, venerdì. Il Giorno di Mezzo Anno (detto anche Giorno di Mezza Estate), e, negli anni bisestili, il Superlithe, faceva parte a sé, e non prendeva nome da nessuno dei giorni della settimana. Il Lithe precedente il Giorno di Mezzo Anno era chiamato Primo Lithe, quello successivo al Giorno di Mezzo Anno era detto Secondo Lithe. Il giorno con cui finiva l’anno era detto Primo Capodanno (Midwinter) (c.a.); quello con cui cominciava, Secondo Capodanno (Midwinter). Il Superlithe era un importante giorno festivo, ma non cadde mai negli anni che hanno attinenza con la storia dell’Anello. Cadde invece nel 1420, l’anno del famoso raccolto e dell’incantevole estate, e pare che i festeggiamenti di quell’anno, senza precedenti a memoria d’Hobbit, superassero ogni termine di confronto.” (J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendice D, “Calendario della Contea”)
Lo Yule ed il Lithe per gli Hobbit erano tra le feste principali ed erano celebrazioni che si protraevano per più giorni, ma questi eventi non sono tradizioni originali degli Hobbit, ma usanze più antiche che appresero nel periodo in cui erano stanziati nella valle dell’Anduin, prima di giungere nella Contea. Ce lo dice lo stesso autore nel “Guide to the Names in the Lord of the Rings” “[…] non seguiva le usanze dell’Ovestron e rimanevano invece fedeli ad antichi nomi locali, che avevano a quanto pare appreso in tempi remoti dagli Uomini delle valli dell’Anduin; in ogni caso, si potevano trovare nomi assai simili nella Valle e a Rohan.”
L’importanza di questi due eventi è così rilevante che il mese prima ed il mese successivo allo Yule o al Lithe prendono proprio il loro nome:
– Forelithe (in anglosassone Æ’rra Líþa) prima di Lithe,
– Afterlithe (in anglosassone Æftera Líþa), dopo Lithe
– Afteryule (in anglosassone Æftera Géola), prima di Yule,
– Foreyule (in anglosassone Æ’rra Géola), dopo lo Yule.
Lo Yule, nella storia del Il Signore degli Anelli, coincide anche con il momento della ricostruzione della Contea quando questa viene liberata definitivamente da Saruman.
La connessione tra Yule e Tolkien, in relazione al mondo germanico e a Rohan è, oltre che richiamata dallo stesso autore, intrinseca nell’etnogenesi stessa di questa popolazione.
Lo Yule nelle culture germaniche
Dopo aver parlato del rapporto tra lo Yule e Tolkien, è doveroso affondare le radici nella storia dello Yule germanico, di cui sappiamo poco. Beda il Venerabile, nel suo De ratione temporum (725), descrivendo il calendario anglosassone, afferma che dicembre e gennaio erano chiamati entrambi “Giuli”. Il 25 dicembre, data in cui si celebrava anche la nascita di Cristo, era conosciuto come Modranecht (“Notte della Madre”), una festività dedicata a figure materne sacre.
Le celebrazioni dello Yule prevedevano sicuramente momenti conviviali nella sala comune, con il fuoco al centro dell’attenzione. Elementi come il ceppo di Yule, bruciato lentamente durante il periodo festivo, e il brindisi rituale (wes hál), sottolineavano l’importanza della comunità e della tradizione.
Influenze norrene e storie legate allo Yule
Nelle saghe norrene, lo Yule è spesso associato a storie di creature sovrannaturali e leggende. Ad esempio, nella Saga di Grettir, un pastore affronta una creatura malvagia alla vigilia di Yule. Altre saghe, come quella del popolo di Eyri, raccontano di eventi soprannaturali legati a questa festività.
Un’usanza interessante era quella del Jóla-öl, una birra speciale prodotta il giorno successivo allo Yule. Inoltre, giochi tradizionali come il Jule-buk (capra di Yule) erano parte integrante delle celebrazioni.
Conclusione
Lo Yule, con le sue radici nelle culture germaniche e norrene, rappresenta una tradizione ricca di significati e simbolismi. Che si tratti delle sue influenze letterarie, come nel mondo di Tolkien, o delle sue manifestazioni storiche, questa festività continua ad evocare un senso di rinascita, comunità e connessione con il passato. Il Binomio “Yule e Tolkien” rappresenta, quindi, un collegamento inevitabile, poiché il Professore era un estimatore ed uno studioso meticoloso dei popoli nordici.
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Riferimenti: