Elendil: Il conflitto tra lealtà e coscienza

Articoli correlati

Elendil, di cui abbiamo trattato la leggendaria spada “Narsil in precedenza, è ricordato da molti lettori di Tolkien e de Il Signore degli Anelli, per essere sostanzialmente il padre di Isildur e l’antenato di Aragorn, oltre che per essere stato, ovviamente, il primo Re di Arnor, il reame “nordico” dei Nùmenoreani in esilio nella Terra di Mezzo. Si sa molto di meno sulla sua vita a Nùmenor, sui suoi sentimenti e la lacerazione profonda che deve aver provato mentre il mondo di Nùmenor andava in pezzi a causa del dominio di Sauron sulle menti degli abitanti ( e su Ar-Pharazon in particolare), tra persecuzioni degli Amici degli Elfi, arresti, sacrifici umani che vedevano i Fedeli- gli amici degli Elfi appunto- vittime del fanatismo degli Uomini del Re, cioè di coloro che avevano rigettato l’amicizia degli Elfi e la venerazione per i Valar. amazo

elendil articolo statua weta 2

Elendil e i Fedeli

Elendil, a differenza di ciò che si possa pensare superficialmente, è un uomo lacerato tra lealtà e coscienza, come tutti i membri della sua casata, Andùnie, la grande famiglia della Numenor occidentale che da molti viene descritta come “leader dei fedeli”.

In realtà, però, Tolkien esprime un concetto più complesso. Nel Silmarillion, infatti, vengono descritti come appartenenti alla linea di Elros, il primo re, “in quanto discendenti di Silmarien figlia di Tar-Elendil, quarto re di Nùmenor“. Inoltre, sono leali ai sovrani “cui si inchinavano riverenti; e furono sempre tra i maggiori consiglieri dello scettro. Ma, fin dall’inizio essi nutrirono anche particolare amore per gli Eldar e rispetto per i Valar”. Insomma, erano legati ai re ma allo stesso tempo a ciò che i Re avevano in odio, nella seconda parte della storia di Nùmenor. Lo strazio interiore che provavano, quindi, doveva essere parecchio doloroso. Leali ai sovrani ma eticamente vicini agli Amici degli Elfi, visto che lo erano essi stessi in fin dei conti. Quindi “quando l’Ombra crebbe, aiutarono i Fedeli nei limiti del possibile. A lungo però non dichiararono apertamente le proprie preferenze, cercando piuttosto di mitigare i cuori dei signori dello Scettro con consigli più saggi”.

Quindi la famiglia di Elendil non era a capo dei Fedeli, ma li supportava in segreto, fino a un certo momento; poi ne divennero i leader riconosciuti, anche se Tolkien non ci spiega come né quando. Probabilmente avvenne all’epoca di Amandil, padre di Elendil, che nel Silmarillion viene abbastanza chiaramente denotato come tale.

Il Conflitto Interiore

Ma torniamo ad Elendil. La sua coscienza e le sue idee sono forti, come possiamo leggere nel romanzo incompiuto The Lost Road, nel quale dimostra una ferma opposizione a Sauron, mentre il figlio Herendil- che poi diverrà Isildur- sembra provare un certo fascino verso le parole del Maia corrotto.

“Sì. Ci sono ancora degli stupidi a Númenor – disse Herendil, abbassando la voce -. Ma perché parliamo di queste cose all’aperto? Desideri causarmi dei pregiudizi?

Non causo pregiudizio – disse Elendil -. Ci è stato già imposto: la scelta fra i mali, il primo frutto della guerra. Ma qui, Herendil, poiché la nostra casa è saggia e custode della conoscenza, e per molto tempo è stata riverita per questa ragione. Io seguii mio padre, come riuscii. Tu mi segui? Cosa sai della storia del mondo o di Númenor? Non hai che quattro dozzine di anni, ed eri solo un bambino piccolo quando giunse Sauron. Non sai come erano i giorni prima di allora. Non puoi scegliere nell’ignoranza.

Ma hanno già scelto altri di maggiore età e conoscenza di me, o te – disse Herendil -. E dicono che la storia gli dà ragione, e che Sauron le abbia dato nuova luce. Sauron conosce la storia, tutta la storia.

Sauron la conosce, certo, ma distorce la conoscenza. Sauron mente! – La furia crescente fece sì che Elendil alzasse la voce mentre parlava. Le parole suonarono come una sfida”.

Parole forti, quelle di Elendil; ma ciò non annulla lo strazio e il conflitto interiore che egli prova, lacerato tra il ricordo della Nùmenor che è stata e ciò che è in quel momento. Un uomo leale come lui si trova a essere diviso in due, come possiamo arguire dal Silmarillion, nel bellissimo dialogo tra lui e il padre Amandl ( che sembra invece aver scelto un’opposizione politica esplicita e palese, soprattutto dopo la sua espulsione dal Consiglio del Re):

Vorresti dunque tradire il Re?”chiese Elendil. “Conosci infatti assai bene l’accusa che ci viene mossa, di essere cioè sleali e spie, e che a tutt’oggi non ha avuto fondamento alcuno”.

Se dovessi convincermi che Manwe ha davvero bisogno di un simile messaggero, ” replicò Amandil “non esiterei a tradire il Re, essendoci un’unica lealtà dalla quale nessuno può essere esentato in cuor suo, per nessuna ragione. Ma io voglio implorare misericordia per gli Uomini e la loro liberazione da Sauron l’Ingannatore, dal momento che almeno alcuni sono rimasti fedeli”.

Amandil consiglia quindi al figlio di partire con tutti i Fedeli rimasti, ed Elendil farà suo questo consiglio, ma non senza strazio, dolore e rimpianto, come Tolkien sottolinea più volte. Per esempio, quando leggiamo che “sempre era in attesa di un segno, che non venne. Quindi partì in segreto verso le rive occidentali, spingendo lo sguardo sul mare, perchè lo accompagnavano dolore e nostalgia e assai amava suo padre“. Ma Tolkien è ben più esplicito qualche pagina più avanti: “ma quando l’onda divoratrice rotolò sulla terraferma, e Nùmenor crollò, Elendil avrebbe preferito essere travolto e avrebbe ritenuto minor dolore perire, poichè nessuna angoscia di morte poteva essere più atroce della perdita e dello strazio di quell’ora”.

Insomma, un uomo lacerato tra l’amore e il dovere, continuamente ( ben esplicitato nella serie tv Gli Anelli del Potere) ; e questa condizione lo avrebbe accompagnato nella Terra di Mezzo , dove avrebbe portato un seme di luce e saggezza, ultimo ricordo di Nùmenor, la Terra della Stella che non sarebbe stata mai più.

Se volete approfondire i testi di Tolkien, vi suggeriamo di dare uno sguardo alla nostra sezione dedicata.

Le immagini del presente articolo divulgativo sono di proprietà di middle Ark, è vietato l’utilizzo non autorizzato.

Pierluigi Cuccitto
Pierluigi Cuccittohttps://www.instagram.com/piermulder/
Nato a Urbino il 17/09/1981, laureato in ricerca storica e scrittore fantasy, è divulgatore Tolkieniano e speaker di Radio Brea, nonché socio attivo dell'Associazione culturale Sentieri Tolkieniani.

Altri articoli su questo argomento

Sponsorizzatospot_img

Articoli popolari

error: Il contenuto è protetto!