
Altri nomi:
Razza:
Nascita:
Morte:
Famiglia:
Caratteristiche fisiche:
Lingua parlata:
Poteri:
Eventi:
Prima Era
Furono da sempre al servizio di Manwë, Signore dei Valar, si batterono contro il male e prestarono aiuto a molti eroi della Terra di Mezzo. Nel periodo degli Anni degli Alberi, Le Grandi Aquile fungevano da messaggeri del loro Signore. Alcune furono, poi, spedite nel Beleriand, sotto il comando di Thorondor, Re delle Grandi Aquile, per controllare l’andamento della guerra, durante la Prima Era e difendere gli uomini da Morgoth. Vissero nei pressi dei Monti Cerchianti e di Gondolin, vegliando sul popolo di Re Turgon. Si batterono contro i Balrog ed i draghi durante la Caduta di Gondolin, aiutando gli uomini sopravvissuti a fuggire.Seconda Era
Durante la Seconda Era, due aquile vivevano a Númenor nel palazzo del re, ad Armenelos, ma quando i sovrani dell’isola divennero ostili ai Valar, le aquile lasciarono l’isola e non parteciparono più ai riti delle Tre Preghiere, come erano solite fare da sempre, sorvolando la vetta della montagna Meneltarma, gesto che veniva considerato dalla gente di Númenor portatore di buoni auspici.Terza Era
Nella Terza Era, infine, alcune aquile si diressero sulle montagne delle terre selvagge, sotto il comando di Gwaihir, discendente di Thorondor. Durante gli eventi riguardanti il viaggio verso La Montagna Solitaria dei nani, queste creature andarono in aiuto di Gandalf e della Compagnia di Thorin Scudodiquercia, quando questi fuggivano da Azog. Apparvero, inoltre, durante La Battaglia dei Cinque Eserciti, cambiando le sorti dello scontro. Durante gli eventi della Guerra dell’Anello, fu Gwaihir a salvare Gandalf, portandolo via da Isengard. Successivamente, guidate da Gandalf, le Aquile salvarono Frodo e Sam dalla lava che eruttava dal Monte Fato, dopo la distruzione dell’Unico Anello, portandoli a Minas Tirith.